Prof. Carlo
Pappone

Direttore U.C. Aritmologia & Elettrofisiologia - IRCCS Policlinico San Donato
Professore di Cardiologia - Università Vita e Salute San Raffaele
“Sin dai primi anni della mia professione mi sono occupato di morte improvvisa perché studiavo la Sindrome di Wolff-Parkinson White. Immaginiamo il nostro cuore come dotato di un impianto elettrico simile a quello di una casa: questo impianto deve essere integro e distribuire la corrente nelle camere di questa casa, chiamate camere cardiache. Nella sindrome di Wolff-Parkinson White ci sono fili elettrici in più rispetto a quelli previsti: questi fili anomali possono entrare in conflitto col normale sistema di conduzione del cuore, creando un corto circuito che provoca le aritmie maligne”
Carlo Pappone


Nella Fibrillazione atriale, il Prof. Pappone ha stabilito un ruolo fondamentale dell’ablazione transcatetere nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale, mettendo a punto “l’approccio Pappone”, un metodo ora accettato in tutto il mondo. Successivamente, ha identificato i “rotori” come responsabili della persistenza della fibrillazione atriale e come bersaglio dell’ablazione con radiofrequenza, chiarendo le basi anatomo-funzionali di questa complessa e comune aritmia cardiaca.

Nell’Insufficienza cardiaca, il Prof. Pappone ha sviluppato e utilizzato la terapia di resincronizzazione cardiaca tramite cateteri innovativi multipolari nei pazienti con insufficienza cardiaca refrattaria.

Nella Sindrome di Wolff- Parkinson-White (WPW), ha effettuato studi pionieristici dimostrando la possibilità di identificare i pazienti WPW asintomatici ad alto rischio di aritmie maligne. Questi risultati hanno generato nuove raccomandazioni nelle linee guida, portando al trattamento risolutivo mediante ablazione nei pazienti asintomatici con vie accessorie ad rischio di morte improvvisa.

Nella Sindrome di Brugada, ha identificato e caratterizzato per la prima volta il substrato aritmico nei pazienti affetti, e per primo al mondo ha ideato e messo a punto un trattamento innovativo di ablazione epicardica del substrato aritmico, che riduce drasticamente l’insorgenza di aritmie maligne nei pazienti a rischio di morte improvvisa. Il Ad oggi sono stati sottoposti ad ablazione del substrato aritmico oltre oltre 600 pazienti affetti da Sindrome di Brugada, con la scomparsa del pattern di Brugada e delle aritmie ventricolari maligne nella quasi totalità dei casi.



Prof. Carlo Pappone



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“Trattiamo le aritmie cardiache dallo studio dei geni all’ablazione transcatetere“