Gestione anestesiologica delle procedure elettrofisiologiche

Come avviene la gestione anestesiologica del paziente durante procedure elettrofisiologiche?

Durante l’attività svolta nelle sale di elettrofisiologia, sono sempre presenti medici anestesisti specialisti.

I pazienti vengono sottoposti a visita pre-anestesiologica, durante la quale si analizza la storia clinica, gli esami strumentali e diagnostici eseguiti.

Viene svolta un’intervista preliminare per accertare possibili allergie, abitudini di vita, eventuale presenza di altre patologie e/o procedure chirugiche pregresse, capacità di resistenza allo sforzo e assegnazione del rischio anestesiologico.

A seguire viene esposta al paziente la procedura anestesiologica a cui sarà sottoposto e richiesto un consenso informato (per i minori il consenso viene richiesto ai genitori).

La scelta dell’anestesia dipende dal tipo di procedura elettrofisiologica da eseguire e delle caratteristiche del paziente.

Durante l’intervento, vengono monitorizzati i seguenti parametri clinici: ECG, pressione arteriosa, saturazione periferica dell’ossigeno, capnometria.

Quali sono le metodiche anestesiologiche utilizzate durante procedure elettrofisiologiche?

Durante le procedure elettrofisiologiche possono essere utilizzate le seguenti metodologie anestesiologiche:

Sedoanalgesia e ansiolisi:

Si tratta di un’anestesia ottenuta tramite l’infusione endovenosa con farmaci ipnotici, ansiolitici e/o analgesici, durante la quale il paziente è in grado di respirare in maniera autonoma, senza la necessità di presidi invasivi nelle vie aeree.

Il paziente viene mantenuto farmacologicamente in uno stato di sedazione, ma rimane in grado comunque di rispondere a stimoli verbali, ma vengono prevenuti e contrastati lo stato d’ansia e l’eventuale insorgenza di dolore.

Anestesia generale:

Si tratta di una anestesia ottenuta tramite infusione endovenosa e/o inalatoria con farmaci con proprietà ipnotiche e analgesiche e farmaci che aboliscono totalmente l’attività respiratoria e i riflessi di protezione delle vie aeree.

Il paziente non sarà in grado di rispondere a stimoli esterni e di respirare autonomamente e avrà necessità di presidi invasivi posti nelle vie aeree (tubo oro-tracheale o maschera laringea)

Qual è il rischio delle metodiche anestesiologiche utilizzate durante procedure elettrofisiologiche?

Le procedure anestesiologiche vengono praticate nel rispetto dei protocolli aziendali ed in conformità delle linee guida internazionali.

Le procedure possono essere gravate, in percentuali peraltro trascurabili, da complicanze allergiche inattese o a carico del sistema nervoso, cardio-circolatorio e/o respiratorio.

Nel nostro Centro, durante le procedure elettrofisiologiche sono sempre presenti medici anestesisti specialisti, e sono disponibili tutte le attrezzature per effettuare eventuali manovre di rianimazione, minimizzando i rischi connessi a tali procedure.