Il defibrillatore cardiaco impiantabile sottocutaneo (S-ICD) è un nuovo tipo di ICD, prodotto dalla Azienda Boston Scientific, che non richiede l’inserzione di elettrodi all’interno del cuore. La caratteristica principale dello S-ICD, rispetto agli ICD classici transvenosi, è che viene esclusivamente impiantato in sede sottocutanea, e svolge efficacemente le funzioni di defibrillazione, senza esporre ai rischi derivanti dall’inserzione di elettrocateteri attraverso il sistema venoso fino alle camere cardiache.
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Il dispositivo (cassa) viene inserito sotto la cute in regione ascellare, mentre l’elettrocatetere è inserito nel sottocute in regione sternale del torace, anteriormente al cuore. Come per qualsiasi procedura chirurgica, l’impianto di S-ICD è associato a potenziali rischi, come infezione della ferita ed emorragia. In genere, l’impianto di S-ICD richiede un breve ricovero e viene effettuato in anestesia locale, e l’intervento dura circa un’ora.
Uno dei motivi per cui è stato sviluppato l’ICD Sottocutaneo è di ridurre il rischio di complicanze associate agli elettrocateteri transvenosi. Le potenziali complicanze, come infezioni sistemiche e la necessità di rimuovere o sostituire gli elettrocateteri nel cuore, sono infatti ridotte al minimo o addirittura eliminate con l’ICD Sottocutaneo.
Lo S-ICD non è indicato in pazienti che abbiamo bisogno di stimolazione cardiaca per bradicardie, tachicardie o resincronizzazione cardiaca. Inoltre lo S-ICD non è adatto in tutti i pazienti (ad esempio in bambini molto piccoli, o persone molto magre). Infine alcuni pazienti hanno una morfologia dell’ECG che non permette un corretto riconoscimento del ritmo cardiaco e quindi non sono idonei a S-ICD
PRO S-ICD | CONTRO S-ICD |
S-ICD ha efficacia simile agli ICD transvenosi di interrompere la fibrillazione ventricolare (arresto cardiaco) | Come per qualsiasi procedura chirurgica, l’impianto di S-ICD è associato a potenziali rischi, come infezione della ferita ed emorragia. |
S-ICD è meno invasivo, essendo totalmente sottocutaneo, lascia intatti cuore e vasi sanguigni, e si evitano complicanze tipiche, come infezioni sistemiche e la necessità di rimuovere o sostituire gli elettrocateteri nel cuore. | S-ICD non fornisce una stimolazione anti-bradicardia: i pazienti che presentano bradicardia sintomatica (disfunzione del nodo del seno o blocchi atrio-ventricolari) necessitano di un ICD transvenoso |
S-ICD dà minori limiti fisici: nonostante le dimensioni della cassa lievemente superiori a quelle di un ICD transvenoso, limita meno i movimenti del braccio poiché non viene impiantato sotto la clavicola. | S-ICD non fornisce stimolazione antitachicardica (ATP): i pazienti con tachicardia ventricolare spontanea ricorrente necessitano di un ICD transvenoso tradizionale con funzione di antitachicardia pacing (ATP). |
S-ICD ha minore rischio di rotture degli elettrocateteri dell’ICD transvenoso nei soggetti giovani che effettuano attività fisica relativamente intensa | Lo S-ICD non fornisce una terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT). |
Lo S-ICD può essere impiantato usando solo punti di riferimento anatomici, eliminando quindi l’esigenza della fluoroscopia (e di conseguenza l’esposizione alle radiazioni). | Alcuni pazienti hanno una morfologia dell’ECG che non permette un corretto riconoscimento del ritmo cardiaco e quindi non sono idonei a S-ICD |
Alcune persone possono avere dei fastidi quando dormono sul lato sinistro | |
Nelle donne, lo S-ICD potrebbe creare fastidio nell’indossare il reggiseno | |
Nelle persone molto magre, lo S-ICD potrebbe creare fastidio o disagio perchè la cassa potrebbe essere prominente o molto visibile. |
I pazienti che più si avvantaggiano dell’impianto di un defibrillatore sottocutaneo (S-ICD) sono pazienti giovani in assenza di una cardiopatia organica (cardiopatia strutturale). Infatti, in questi pazienti, che per la loro giovane età sarebbero esposti a tutti i rischi della prolungata permanenza di elettrodi intracardiaci, avere a disposizione un defibrillatore sottocutaneo senza elettrodi all’interno del cuore, rende il loro futuro meno complicato. Inoltre in questi pazienti è meno probabile la necessità di stimolazione antitachicardica o antibradicardica (dato che tale stimolazione si può ottenere solo con elettrodi intracardiaci).
A meno che ICD debba essere impiantato in condizioni di emergenza, un paziente può esprimere la propria preferenza per un S-ICD invece che per un ICD tradizionale transvenoso. Tuttavia la raccomandazione e la scelta finale sul tipo di ICD da impiantare (sottocutaneo vs. transvenoso) è responsabilità dell’elettrofisiologo, che terrà conto delle preferenze del paziente, ma anche di tutti le caratteristiche cliniche del paziente e della sua malattia.
Il monitoraggio remoto dello S-ICD può essere effettuato tramite il sistema Latitude, con modalità specifiche che verranno spiegate dal Servizio di Monitoraggio Remoto
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