Indice dell'articolo
La stimolazione adrenergica è ben nota per avere un ruolo importante nell’induzione delle aritmie ventricolari in differenti cardiomiopatie aritmogene. L’Adrenalina, un agonista β-adrenergico non selettivo, viene comunemente usato nel test provocativo per indurre aritmie ventricolari sensibili alle catecolamine. Il test può servire come ulteriore strumento diagnostico per l’identificazione precoce di pazienti a rischio di aritmie maligne, ad esempio nei pazienti con sospetta cardiopatie aritmogene e nella sindrome del QT lungo, anche se il sisgnificato prognostico di tale test non è ancora completamente chiarito. Il test all’Adrenalina viene anche effettuato nei pazienti con storia di aritmie sopraventricolari e ventricolari dopo ablazione transcatetere, per escludere l’inducibilità delle aritmie dopo l’ablazione.
Il test all’Adrenalina viene eseguito dopo l’interruzione di β-bloccanti, bloccanti dei canali del calcio e altri agenti antiaritmici per ≥5 emivite. Il test viene effettuato in sala di elettrofisiologia, in presenza di personale idoneo e di attrezzatura per la rianimazione cardiopolmonare. Il test viene praticato generalmente nel contesto di uno studio elettrofisiologico. Viene praticata un’infusione continua di Adrenalina secondo i dosaggi e la velocità di infusione stabiliti in base al peso e la patologia del paziente in esame (vedi schemi allegati). Il tracciato ECG 12 derivazioni viene registrato in modo continuo dall’inizio dell’infusione ≤10 minuti dopo la cessazione dell’infusione.
Il test è stato considerato positivo se viene provocata una TV monomorfa o polimorfa sostenuta durante il test o entro 10 minuti dalla fine dell’infusione. L’infusione viene immediatamente interrotta se il test è stato positivo e, in caso di VT, viene effettuata una cardioversione elettrica oppure iniettato per via endovenosa un β-bloccante.
Nel corso del test viene anche effettuata la valutazione della durata dell’intervallo QT, corretto per la frequenza cardiaca secondo la formula di Bazett. Valori di QTc > 480 msec vengono considerati patologici (da correlare poi ai parametri clinici del singolo paziente).
Il test all’Adrenalina viene praticato per valutare l’inducibilità di aritmie potenzialmente gravi e fatali. Il rischio del test all’Adrenalina è però molto controllato, dato che il test viene effettuato in presenza di personale idoneo e di attrezzatura per la rianimazione cardiopolmonare d per l’immediato trattamento dell’eventuale aritmia evocata. Il rischio è commisurato alla necessità di conoscere il rischio di sviluppare aritmie gravi nel singolo paziente.