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Tachicardie Sopraventricolari


Le tachicardie sopraventricolari (SVT) comprendono tutte le tachiaritmie originate dai tessuti atriali, o in cui i tessuti atriali facciano parte dei circuiti di rientro.  Queste aritmie si riscontrano frequentemente in pazienti altrimenti sani senza cardiopatie strutturali. La maggior parte delle SVT sono dovute a un’automaticità anomala o a circuiti di rientro.

Le tre cause più comuni di SVT parossistica comprendono:

  • tachicardia rientrante nodale atrioventricolare (AVNRT) o tachicardia giunzionale (56%),
  • tachicardia rientrante atrioventricolare (AVRT) da sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW) (27%)
  • tachicardia atriale automatica (AT) (17%).

Le tachicardie atriali automatiche sono relativamente rare, tranne che nei pazienti durante un processo acuto (disturbi metabolici, ischemia miocardica, esacerbazioni acute di patologie polmonari croniche, ingestione acuta di alcol e disturbi elettrolitici). Le AT possono essere di origine focale o multifocale.

La stragrande maggioranza delle SVT osservate in pazienti ambulatoriali sono dovute a meccanismi di rientro e sono osservate in pazienti relativamente liberi da malattie cardiache croniche.

Il circuito di rientro per le aritmie sopraventricolari tende ad essere congenito. Pertanto, il paziente tipico con tachicardia sopraventricolare rientrante è giovane e sano. Anche il meccanismo della SVT sembra essere influenzato dall’età e dal sesso: la SVT che utilizza una via accessoria atrio-ventricolare (AVRT, tipica della sindrome di Wolf Parkinson White, WPW) è di riscontro più comune nella popolazione pediatrica; viceversa l’età di insorgenza dei sintomi nei pazienti con tachicardia rientrante nodale atrioventricolare o tachicardia giunzionale (AVNRT) è quasi un decennio più tardi rispetto a quelli con tachicardie mediate da AP.

L’incidenza e la prevalenza di SVT aumenta con l’avanzare dell’età; per tutte le fasce d’età, le donne hanno il doppio delle probabilità di sviluppare SVT rispetto agli uomini. La AVRT tende ad essere più frequente nei maschi rispetto alle femmine, sebbene la differenza si riduca con l’aumentare dell’età. Al contrario, sia AVNRT che AT sono più frequenti nelle femmine rispetto ai maschi.

Esistono poi SVT dovute a macrocircuiti di rientro atriale, detti flutter atriale, che possono essere dipendenti da un circuito dipendente dall’istmo cavo-tricuspidale, detto Flutter atriale tipico, antiorario (comune) o orario (inverso), e altre forme di flutter atriali atipici, dipendenti da altri macrocicuiti di rientro presenti sia nell’atrio destro che nell’atrio sinistro.

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“Trattiamo le aritmie cardiache dallo studio dei geni all’ablazione transcatetere“