Il nostro Centro ha una vasta esperienza di aritmie nei bambini, anche nei neonati, in particolare nelle aritmie associate a malattie cardiache congenite. Il nostro Centro ha inoltre contribuito in modo sostanziale allo sviluppo del trattamento delle tachiaritmie nei bambini, con un importante contributo alla letteratura scientifica e alle attuali linee guida, in particolare per il trattamento dei bambini asintomatici con pre-eccitazione ventricolare (Sindrome di Wolff-Parkinson-White, WPW).
Nel nostro Centro, le aritmie pediatriche vengono diagnosticate e trattate, impiantando un pacemaker in caso di bradiaritmie (o aritmie lente) o eseguendo l’ablazione trans-catetere con radiofrequenza in caso di tachiaritmie (o aritmie veloci). Le terapie farmacologiche sono poco utilizzate nei pazienti pediatrici, e generalmente vengono mantenute per periodi brevi, nei casi strettamente necessari. L’ablazione delle tachiaritmie è un trattamento risolutivo nella maggior parte dei casi. Nel nostro Centro, normalmente abbiamo un approccio conservativo almeno fino all’età di 5 anni, mentre eseguiamo preferenzialmente l’ablazione nei bambini più grandi, preferibilmente dopo 10 anni. Tuttavia, nei bambini con tachiaritmie a rischio di morte improvvisa, arresto cardiaco, sincope o insufficienza cardiaca, l’ablazione trans-catetere è necessaria e può essere eseguita anche nei primi mesi di vita o durante la prima infanzia.
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Le aritmie sopraventricolari nei bambini possono verificarsi sia in assenza di cardiopatia (con cuore strutturalmente normale), sia in presenza di cardiopatia congenita o in presenza di vie accessorie nodali o atrio-ventricolari (WPW).
Nella vita fetale e nella primo anno di vita, la maggior parte delle aritmie sopraventricolari sono associate a WPW (80%), mentre la l’incidenza diminuisce nell’infanzia (circa 65% nei bambini di età superiore a 10 anni). Nella maggior parte dei casi, le tachiaritmie si risolvono spontaneamente entro la fine dell’infanzia, ma potrebbe verificarsi una ricaduta tardiva. L’ablazione trans-catetere viene eseguita per trattare le tachiaritmie che coinvolgono una via accessoria singola o multipla nei bambini sintomatici oppure asintomatici ma riscontrati attraverso lo studio elettrofisiologico ad alto rischio di morte improvvisa.
La tachicardia rientrante nodale è rara durante l’infanzia (con un’incidenza di circa 20%). La maggior parte dei casi non si risolve spontaneamente e richiede l’ablazione trans-catetere.
Aritmie meno comuni includono flutter atriale e tachicardia ectopica atriale con un’incidenza di circa il 10% durante l’infanzia. La maggior parte si risolve spontaneamente, mentre nei casi persistenti è necessaria l’ablazione per una cura definitiva.
Le tachicardie ventricolari sono rare durante l’infanzia. Le aritmie ventricolari diagnosticate in bambini con normali ECG, radiografia del torace, ecocardiogramma e studio elettrofisiologico o risonanza magnetica cardiaca (se eseguita) sono generalmente benigne e normalmente scompaiono durante l’esercizio e hanno una buona prognosi a lungo termine. Le tachicardie ventricolari che si verificano nei bambini in associazione con cardiopatie congenite o con cardiomiopatia ipertrofica, sindrome del QT lungo (LQTS), sindrome di Brugada (BrS) e cardiomiopatia ventricolare destra aritmogenica (ARVC) possono avere prognosi peggiore e devono essere studiate approfonditamente nei singoli casi.
Nei casi di tachicardie ventricolari originanti nel tratto di efflusso ventricolare destro (RVOT), relativamente frequenti negli adolescenti, deve essere esclusa la presenza di ARVC. Questa forma di tachicardia ventricolare è comunemente indotta dall’esercizio o dalle emozioni e può essere riprodotta in modo riproducibile dall’isoprenalina ed è sensibile all’ablazione trans-catetere.
La tachicardia ventricolare catecolaminergica è anche indotta da emozione, esercizio fisico o isoprenalina e può degenerare nella tachicardia ventricolare polimorfa (torsione di punta) causando frequentemente sincope se termina spontaneamente, o arresto cardiaco e morte improvvisa se degenera in fibrillazione ventricolare.
La torsione di punta può anche verificarsi in bambini con sindrome QT lungo, una malattia familiare dei canali ionici caratterizzata da ripolarizzazione ventricolare prolungata e rischio di aritmie ventricolari potenzialmente letali, arresto cardiaco o morte improvvisa. La mortalità tra i bambini sintomatici non trattati è fino al 70% entro 15 anni dal primo episodio sincopale. Il trattamento comprende beta-bloccanti, farmaci antiaritmici, ganglionectomia cardiaca sinistra e defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD).
Il blocco atrioventricolare completo è la bradiaritmia più importante nell’infanzia. Questa aritmia può essere congenita o può verificarsi dopo un intervento cardiaco in cardiopatie congenite strutturali. Il sintomo è di solito la sincope (perdita di coscienza) dovuta alla bradicardia e la terapia è generalmente l’impianto di pacemaker.
I sintomi delle aritmie nei bambini dipendono essenzialmente dalle condizioni cardiache sottostanti, nonché dall’età alla presentazione. Di solito neonati e lattanti con aritmie sopraventricolari o ventricolari veloci presentano insufficienza cardiaca congestizia dovuta a tachicardiomiopatia. Questo sintomo può manifestarsi in casi di tachicardia giunzionale permanente, tachicardia ectopica atriale incessante e tachicardia ventricolare sostenuta. Le palpitazioni o cardiopalmo sono generalmente la prima manifestazione clinica di tachiaritmie nei bambini più grandi e richiedono un’indagine clinica, generalmente con ECG e Holter. La sincope (perdita di coscienza) può essere dovuta a bradiaritmie od a tachiaritmie ventricolari e richiede sempre un completo approfondimento diagnostico. La morte improvvisa è rara nei bambini, ma quando si verifica, è generalmente causata da aritmie ventricolari che degenerano in fibrillazione ventricolare. In caso di morte improvvisa nei bambini, è generalmente raccomandato uno screening diagnostico approfondito a livello familiare.
Il nostro Centro ha un’esperienza specifica con le aritmie pediatriche e i pazienti più giovani saranno assistiti in modo speciale durante tutto il loro corso clinico da personale specializzato, saranno ricoverati con un genitore e avranno aree ricreative dedicate.